Un po’ di noi. In Tempore Organi: una breve storia

Pubblicato il 28 Agosto 2019

La rassegna musicale “In Tempore Organi” richiama da più di vent’anni, tra settembre e ottobre, un pubblico di appassionati di musica organistica e non solo. L’iniziativa nasce nell’anno 1996 per volontà del Comitato per l’Organo Antegnati e sotto la direzione artistica del maestro Luigi Panzeri, titolare dell’Organo Antegnati, l’antico strumento collocato nella quattrocentesca chiesa di San Nicola ad Almenno San Salvatore, nella provincia bergamasca, nel cuore della Valle Imagna. Nel 1996 si è voluta celebrare, infatti, la rinascita dell’Organo Antegnati del 1588 che da decenni si trovava in una condizione di totale disuso e in pessime condizioni di conservazione. Nel 1996, grazie all’accurato restauro filologico affidato all’organaro Marco Fratti di Campogalliano (Mo), dopo sei anni tra studi preliminari, indagini, analisi ed esecuzione vera e propria delle opere approvate dalle Soprintendenze competenti, l’organo Antegnati è stato restituito alla cittadinanza in tutta la sua bellezza e perfetta funzionalità.

AL CENTRO L’ORGANO ANTEGNATI E LA MUSICA RINASCIMENTALE E BAROCCA

“In Tempore Organi” ha da sempre avuto l’obiettivo di valorizzare l’organo Antegnati e il repertorio musicale rinascimentale e barocco. I concerti proposti, dai sei agli otto circa in cartellone ogni anno – programmati prevalentemente i sabati sera e tutti gratuiti – vengono eseguiti da musicisti conosciuti a livello nazionale e internazionale, giovani concertisti, ensemble musicali italiani e stranieri. Oltre all’antico organo Antegnati del 1588 anche altri strumenti e voci di soprani, tenori e controtenori, risuonano accompagnando organisti o alternandosi ad essi, per esprimere al meglio le sonorità e le atmosfere musicali di quei secoli. Sono infatti protagonisti delle serate musicali anche violini, violoncelli, clavicembali, organi portativi, cornetti, contrabbassi, trombe, tromboni, chitarre, mandolini, flauti dolci. Un magico connubio di suoni, voci, arte e architettura in un esperienza suggestiva e coinvolgente per il pubblico. Tra i tanti brani inseriti in cartellone ricordiamo le composizioni di Girolamo Cavazzoni, Andrea e Giovanni Gabrieli, Girolamo Frescobaldi, lo stesso Costanzo Antegnati, Giovanni Scipione, Antonio de Cabezón, Claude Gervaise, Samuel Scheidt, Johann Kaspar Fischer, Arcangelo Corelli, Johann Simon Mayr, Johann Sebastian Bach, Antonio De Cabezon, Claudio Monteverdi, Claudio Merulo, Adriano Banchieri, Tomàs Luis de Victoria. Tra gli organisti che si sono esibiti alla preziosa tastiera dell’organo Anteganti nell’ambito della rassegna In Tempore Organi: Luigi Panzeri, titolare dell’organo, Luigi Ferdinando Tagliavini, maestro bolognese, apprezzato esecutore in tutto il mondo, pioniere nello studio e nella tutela del patrimonio degli organi storici del nostro paese, Andrea Marcon, Paolo Crivellaro, Lorenzo Ghielmi, Gustav Leonhardt, Christopher Stembridge, Jean Claude Zehnder, Liuwe Tamminga, Irene De Ruvo, Walter Chinaglia e tra i gruppi musicali: Ensemble Vocale Sacri Concenti, Cappella del Duomo di Bergamo, Ensemble strumentale Nova et Vetera di Lecco, la Cappella Mauriziana di Milano, La Pifarescha, gli Odhecaton, coro noto a livello internazionale che riunisce alcune delle più scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzione della musica rinascimentale. E, ancora, musicisti come Bruce Dikey, cornettista, Pietro Luigi Capelli alla chitarra Paola Corbetta alla chitarra e mandolino o Jérémie Chigioni al violino, Leonardo Gatti al violoncello e Giuseppe Zappalalio al clavicembalo; i soprani Nadia Caristi, Angela Alesci e la giapponese Tomoko Nakahara.

NON SOLO MUSICA. Seminari, laboratori di interpretazione, conferenze, letture e visite guidate

Consapevole della ricchezza del mondo storico, artistico e musicale legato all’Organo Antegnati e con la volontà di offrire al pubblico di estimatori, studiosi e ricercatori occasioni di approfondimento e percorsi di conoscenza, il Comitato per l’Organo Antegnati ha da sempre legato alle proposte musicali anche un ricco programma didattico/divulgativo rivolto non solo ad un pubblico di esperti. Occasioni che hanno coinvolto professionalità di alto prestigio superando anche i confini italiani. Tra le attività didattiche, implementate in particolare nelle prime 10 edizioni della rassegna, ricordiamo alcuni seminari come quello di Christopher Stembridge per la Scuola Diocesana di Musica Sacra di Brescia, di Lorenzo Ghielmi per la Civica Scuola di Musica di Milano o per il Conservatoire de Musique de Lyon – classe d’organo di Jean Boyer. Quello della Musikhochschule di Lubecca – classi d’organo di Jürgen Essl e Martin Haselböck, di Heinz Balli per la sua classe d’organo del Conservatorio di Berna e, ancora, il seminario  dei Conservatori di Amburgo – classe d’organo di Wolfgang Zerer, Groningen – classe d’organo di Teo Jellema Parigi – classe d’organo di Michel Bouvard o quello di Christopher Stembridge per la Scuola Diocesana di Musica Sacra di Brescia. Laboratori e corsi di interpretazione condotti da Paolo Crivellaro, Luigi Ferdinando Tagliavini, Luigi Panzeri, Lorenzo Ghielmi, Jean Claude Zehnder, del Centre d’Etudes Musicals Superieures de Toulouse (France) – classi d’organo di Michel Bouvard e Jan Willem Jansen, del Bruckner Konservatorium di Linz – classi d’organo di August Humer e Brett Leighton, Andrés Cea Galan – Reinhard Jaud, hanno impegnato giovani alunni di istituti musicali e conservatori italiani e stranieri che si sono cimentati, tra pratica e teoria, su repertori musicali specifici approfondendo aspetti musicologici e storici. Ad un pubblico più vasto, non necessariamente di addetti ai lavori, sono state invece dedicate diverse conferenze e letture in un sapiente intreccio tra storia, arte, musica e letteratura. Tra le tante ricordiamo gli interventi di Virgilio Bernardoni, docente all’Università di Bergamo e di Riccardo Panigada, conservatore e rettore del Museo di Arte sacra San Martino di Alzano Lombardo (Bg). Le visite guidate all’organo e alla chiesa di San Nicola hanno condotto anche i più giovani, alunni delle scuole del territorio, alla scoperta del prezioso strumento rinascimentale conservato in San Nicola.

I LUOGHI DELLA RASSEGNA

Luogo esclusivo per eccellenza di In Tempore Organi è stata per anni la q uattrocentesca chiesa di San Nicola di Almenno San Salvatore (già chiesa di Santa Maria della Consolazione), sede dell’Organo Antegnati, annessa all’ex convento degli Agostiniani e collocata tra i vigneti della collina di Umbriana. Dal 2011 la rassegna estende il suo programma anche al di fuori di San Nicola per valorizzare un patrimonio di storia, arte, architettura e…musica di alto pregio collocato in Almenno San Salvatore. E’ così che concerti e conferenze sono ospitate anche nella chiesa romanica di San Giorgio in Lemine e nella più recente chiesa parrocchiale di San Salvatore dove è custodito un organo Serassi 1790 – Sgritta 1861. Tutti gioielli architettonici che fanno da splendide cornici agli eventi della rassegna dove la musica dialoga con affreschi, fregi, sculture, capitelli, pietre.

 

 

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