Luigi Ferdinando Tagliavini

BIOGRAFIA

Luigi Ferdinando Tagliavini (Bologna, 7 ottobre 1929) è un organista, clavicembalista, musicologo e compositore italiano.

Ha condotto studi musicali nelle classi di organo, pianoforte e composizione con Riccardo Nielsen al Conservatorio di Bologna e al Conservatorio di Parigi (nella classe di Marcel Dupré). Laureatosi all”Università di Padova nel 1951 con una dissertazione sui testi delle Cantate sacre di Johann Sebastian Bach, ha insegnato organo complementare presso il Conservatorio di Bologna (ove ha ricoperto anche l”incarico di bibliotecario) e più tardi presso il Conservatorio Monteverdi di Bolzano, dapprima come professore incaricato e successivamente come ordinario di organo.

Docente di storia della musica presso l”Università di Parma, è successivamente approdato all”Università di Friburgo (Svizzera) dove nel 1971 è diventato ordinario e direttore dell”Istituto di Musicologia. Professore ospite in diverse università statunitensi, è inoltre attivo come concertista in Italia e all”estero. È titolare, con Liuwe Tamminga, degli organi della Basilica di San Petronio a Bologna. Fondatore assieme a Renato Lunelli della rivista “L”Organo”, ha insegnato regolarmente ai corsi estivi di Haarlem e ai corsi dell””Accademia di musica per organo” di Pistoia.

Con Marie-Claire Alain, Anton Heiller e Gustav Leonhardt ha fortemente contribuito alla riscoperta e all”affermazione della prassi esecutiva clavicembalistica e organistica barocca. Assieme a Oscar Mischiati, suo collega ed amico, è stato, dopo Renato Lunelli, il secondo esponente dell”Orgelbewegung in Italia, movimento che si prepone il restauro e la valorizzazione di organi antichi secondo criteri storici. Punto di riferimento fondamentale nell”organaria italiana, alcuni dei restauri da lui guidati costituiscono un autentico spartiacque nel panorama organistico nazionale; in particolare, l”intervento agli organi Lorenzo da Prato e Baldassarre Malamini di San Petronio ha consegnato due strumenti assolutamente unici e inestimabili.

Concertista tra i più affermati della sua generazione, ha suonato sui più importanti organi italiani ed europei ed è tuttora impegnato nell”attività concertistica. Ha realizzato numerose incisioni ricevendo diversi premi tra cui il “Premio della discografia Italiana”, lo “Schallplattenpreis der deutschen Phono-Akademie”, la distinzione “Choc de la musique” per il cd realizzato insieme a Liuwe Tamminga sugli organi di San Petronio e dedicato ad Andrea e Giovanni Gabrieli, il “Premio Antonio Vivaldi” e il “Premio Massimo Mila”.

Tra le altre onorificenze si ricordano il Tiroler Adler in oro conferitogli a Innsbruck nel 1982, il dottorato honoris causa in musica dell”Università di Edimburgo e il titolo onorario di Fellow del Royal College of Organists di Londra nel 1996, la laurea ad honorem dell”Università di Bologna nelle discipline delle arti, della musica e dello spettacolo nel 1999, e il dottorato honoris causa in musica sacra del Pontificio Istituto di Musica Sacra nel 2011.

È autore di numerosi scritti musicologici, è membro dell”Accademia Nazionale di Santa Cecilia e ha curato edizioni critiche di opere di Frescobaldi, Zipoli, Mozart e altri ancora.

Possiede una collezione di strumenti musicali pressoché unica, che raccoglie circa 70 tra clavicembali, clavicordi, spinette, pianoforti, organi, ma anche fiati e strumenti automatici che vanno dal Cinquecento al Novecento. Questo patrimonio è stato recentemente donato alla Fondazione Carisbo ed è stato raccolto nel complesso di San Colombano a Bologna. Vanta strumenti dei più importanti cembalari italiani, tra cui Trasuntino, Giusti, Fabio da Bologna e Giovanni Ferrini (il quale nel 1746 costruì uno strumento a due manuali, di cui sono noti solo pochissimi esemplari, che riunisce clavicembalo e fortepiano).

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